Chiesa
e convento di San Girolamo in Campansi
 Il complesso già francescano, è di fondazione quattrocentesca e ospita attualmente una casa di riposo, ma conserva ancora il rimaneggiato chiostro e la chiesa ad aula rettangolare, realizzata a partire dal 1683 e terminata con ogni probabilità il secolo successivo con la facciata settecentesca.
Ha una facciata tripartita da lesene, con portico in basso e timpano di coronamento ed è divisa internamente da quattro campate, con le volte decorate da affreschi settecenteschi (Gloria di san Pietro d'Alcantara, della Vergine, di san Francesco e di Cristo) attribuiti a Giulio Bolognese e Michelangelo e Niccolò Ricciolini.
Sull'altare maggiore
si trova una bella copia della Comunione di san Girolamo del Domenichino
(Roma,Pinacoteca Vaticana) e sui lati tele di Pietro Locatelli (San Francesco con Cristo e la Vergine, Martirio di san Giovanni Evangelista). Notevoli affreschi restano nei locali della casa di cura, ingrandita nel 1898, tra i quali Madonna col Bambino, sant'Anna, santa Maria Maddalena e sant'Orsola del Beccafumi e opere di Pietro di Domenico, Matteo Balducci, Bernardino Fungai e Bartolomeo Neroni. (fonte Wikimedia)
La Casa di Riposo Campansi non è solo un luogo nato per ospitare gli anziani poveri, ma è anche un contenitore di ricordi e affetti, di cure e assistenza"; è un pezzo importante della città, da conoscere.
In tal senso il 7 marzo 2014 si sono aperti i festeggiamenti per i 150 anni del "Campansi in Campansi". Una serie di appuntamenti, sviluppatisi nell'arco di tempo di ben venti mesi, organizzati dall'Asp città di Siena, con il patrocinio dell'amministrazione comunale e del Comitato della candidatura di Siena a capitale europea della cultura 2019.
Tra i primi appuntamenti, proprio il giorno 7.3.2014 , alle ore 16,30 si è tenuta l'inaugurazione, con la presentazione di Giuseppe Ciani, dei murales dipinti da Renato Ferretti
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Rassegna Stampa dal Corriere di Siena
in edicola Domenica 9 Marzo 2014 |
L'assessore Ferretti: "Costruiamo qualcosa di
stabile per i tempi che cambiano: la parola
d'ordine è non fermarsi"
Compleanno
speciale per
il Campansi
che
guarda al futuro
di Attilio Botarelli
SIENA
Centocinquant'anni di pregiata
storia, una efficiente realtÈ
operativa,
un futuro prezioso per anziani
che necessitano di assistenza. Questa la "colonna
sonora" della
manifestazione celebrativa dell' istituzione
del "Campansi", un gioiello
sociale che Siena può vantare con orgoglio, attivo da un secolo e
mezzo.
In questa Casa di Riposo, creata,
sviluppata e aggiornata alle esigenze
attuali, trovano accoglienza, protezione e conforto,
persone sole e
gente in là con gli anni colpita da
disagi di salute conseguenti all' età avanzata.
Il festoso incontro, al quale
hanno partecipato autorità, personalità
e un buon numero di cittadinanza, è cominciato con l'inaugurazione
di due speciali murales,
opere pittoriche originali, significative
e bene impressionanti del
senese Renato Ferretti, presentate e commentate dall'artista
Giuseppe Ciani il quale ha messo in rilievo la
qualità compositiva dell'autore, pittore
le cui espressioni manifestano
la spontanea ispirazione, il desiderio di comunicazione e il
piacere del donare. Altro emozionante momento
della celebrata ricorrenza è
stata la
presentazione del libro "Il Campansi:
150 anni di vita": un magnifico
volume arricchito da belle foto,
i cui contenuti testimoniano la vitalità
dell'istituzione. Introdotto dal
presidente Pier Luigi Corsi, promotore
della encomiabile iniziativa, sostenuta dalla BancaCras qui
rappresentata
dal presidente Florio Faccendi,
l'autore del libro, Giuliano Catoni, ha svolto la
relazione, raccontando
gli eventi che hanno contribuito
alla nascita e allo sviluppo
della Casa di Riposo in Campansi.
Citando date, vicende, indovinate strategie
che hanno dato modo
alla nostra città di possedere questa
utilità sociale. La storia della
chiesa di San Girolamo in Campansi l'ha ricostruita
attentamente il
collaboratore del libro, Lorenzo Maccari: una chiesa senese
delle più vaghe e onorate della città, ai suoi tempi
ironicamente chiamata "un
dovizioso rifugio per pie nobile fanciulle non da marito". Il
sindaco Bruno
Valentini nel suo intervento si
complimenta con chi gestisce il "Campansi"
e, riferendosi al libro sottolinea:
"Sono state scritte pagine
che danno orgoglio". Quindi propone
all'attenzione degli altri comuni senesi " una possibile,
ulteriore
fase di sviluppo dell'Azienda Asp
(Azienda Pubblici Servizi). In una
prospettiva di gestione dei servizi sociali e socio-sanitari, ad
un livello
sovra comunale, ovvero di area. Un
coordinamento unitario di tali servizi
da parte di una struttura storicamente
radicata, solida, che da 150
anni opera in questo settore con
i risultati che oggi sono sotto gli occhi
di tutti". E aggiunge: "Siamo pronti
a proporre e mettersi insieme per trasferire l'eccellenza anche ai
comuni limitrofi, dando luogo ad
una collaborazione fattiva nell' interesse
di tutta la popolazione della
zona: un progetto per il quale vale
la pena di ragionare nei prossimi mesi". Il Priore
della contrada dell' Istrice, Nicoletta Fabio si dichiara
felice per avere contribuito alla realizzazione
del libro, impegnandosi nel
lavoro di ricerca presso gli archivi
della sua contrada. L'assessore
comunale
Anna Ferretti, sempre attenta
ai problemi sociali della comunità,
chiude l'incontro con questi buoni
auspici: "II Campansi
è una ricchezza
per la zona e ha un grande
futuro; costruiamo qualcosa di stabile
per i tempi che cambiano: la parola
d'ordine è non fermarsi".
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