Da sabato 17
settembre, e fino al 1 ottobre, al Palazzo Comunale di Montalcino sono
esposte le opere pittoriche di Renato Ferretti, un artista molto attivo
e presente nelle proposte culturali di Siena e provincia, partecipando a
premi, concorsi, rassegne di gruppo, oltre che allestendo mostre
personali. Le più recenti iniziative che lo hanno visto protagonista
sono quelle di Siena, Sant'Ansano a Dofana, Sovicille, Vagliagli,
Certaldo, Poggibonsi. Nel 2009 ha conseguito notevoli successi, quali
il primo premio alla mostra "La via dell'arte" in Tricarico,
provincia di Matera, e il primo premio alla mostra mercato
internazionale di arte nel Chianti, in San Gusmè, Comune di Castelnuovo
Berardenga. Sempre nel 2009 ha dipinto il drappellone per il palio di
Casole d'Elsa, riscuotendo lusinghieri apprezzamenti sia da parte del
pubblico che della critica. L'ultima sua partecipazione risale al mese
scorso, avendo presentato i suoi abiti dipinti nella sfilata tenuta nel
salore Nervi delle Terme di Chianciano dall'Associazione Dressing Art,
di cui Ferretti è tra i soci fondatori. Interessi molteplici, dunque, e
forme espressive varie per una pittura indicativa di un linguaggio
cromatico che si evolve in una continuità di rinnovamento senza mai
perdere i connotati di chiarezza figurativa nel rappresentare in modo
particolare animali e paesaggi, colti nell'incanto del loro aspetto
naturale. Si potrebbe dire colti nel canto dei colori che li mostrano vivi, con evidente
riferimento al titolo della mostra che è
"" L'arte che canta".
Emblematico a questo punto appare il dipinto con il gallo, poderoso e
solido nell'impianto compositivo sia cromatico che lineare. C'è' da
notare che la sonorità pittorica è una caratteristica della tavolozza
di Renato Ferretti, anche quando il pittore
si cimenta nei paesaggi en plein air. Tuttavia, nei casi in cui
l'atmosfera si fa tenera, perché custodisce il fascino del tempo ed
è culla del valore dello spirito, come nella rappresentazione notturna
di San Galgano, i colori abbassano il tono e bisbigliano appena per
consentire l'ascolto della voce dell'anima.
Giuseppe Ciani
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